Emotional detect: le emozioni nascoste nel marketing

da | Dic 7, 2024 | Marketing & Comunicazione, Papers!

Il mondo del B2B è dominato da razionalità, dati, analisi… ma hai mai pensato al vantaggio che può portare essere in grado di riconoscere e comprendere le emozioni della tua clientela?

Le decisioni di acquisto non sono solo logiche, nascondono pensieri, paure e aspirazioni. È proprio qui che entra in gioco l’emotional detect, uno strumento indispensabile per connettersi in modo autentico e profondo con il proprio pubblico. Si tratta infatti di una tecnica che consente alle aziende di identificare e sfruttare le emozioni dei clienti per costruire relazioni più forti e significative.

I vantaggi dell’emotional detect per un’azienda attiva nel mondo B2B

Chi prende decisioni all’interno di un’attività è, prima di ogni altra cosa, un essere umano e in quanto tale è influenzato da fattori emotivi come fiducia, senso di appartenenza e riconoscimento professionale. Conoscere queste emozioni può aiutare a creare messaggi che parlino direttamente ai bisogni profondi della potenziale clientela. Immagina di lavorare come responsabile degli acquisti senza fermarti mai, sei a rischio burnout, e ti trovi a dover scegliere un nuovo software gestionale. Oltre alla funzionalità, cercherai inconsciamente soluzioni che riducano il tuo stress e migliorino l’ambiente aziendale in senso lato. È proprio qui che entra in gioco l’emotional detect!

Un esempio concreto è il marketing di Slack, che non si concentra solo su come la piattaforma migliori la comunicazione aziendale, ma su come riduca lo stress e renda la collaborazione più fluida e piacevole sottolineando l’importanza di creare un ambiente di lavoro più sereno.

3 consigli per sfruttare al meglio l’emotional detect nel marketing

Creare campagne umanizzate

Raccontare storie basate su emozioni reali del pubblico è una strategia vincente. Parlare di efficienza, riduzione dei costi o similari è utile, ma puntare su come un prodotto migliora la qualità della vita professionale portando innovazione in modo tangibile crea un legame più forte e personale.

Personalizzare emotivamente i propri contenuti

L’emotional detect può essere utilizzato per personalizzare i messaggi in base allo stato emotivo del cliente. Per esempio, un’azienda in fase di crescita potrebbe reagire positivamente a messaggi di ottimismo e futuro promettente, mentre una in crisi potrebbe necessitare rassicurazioni e supporto.

Ascoltare il target e analizzare il sentiment

Oltre ai dati quantitativi, l’attenzione alle conversazioni dei clienti che, ricordiamolo, possono avere luogo sia sui social media che nei contatti diretti, permette di identificare paure, speranze e aspettative. Utilizzare strumenti di analisi del sentiment diventa fondamentale per capire l’umore generale del mercato e delle persone coinvolte.

Alcuni tool per decifrare le emozioni

Gli strumenti di analisi del sentiment sono progettati per interpretare il linguaggio naturale e valutare le emozioni dietro le conversazioni online. Tra i più utili, ti segnaliamo:

  • Brandwatch: offre monitoraggio avanzato delle menzioni del brand e suddivide i dati in categorie emozionali (positivi, negativi, neutri), rendendo chiari i trend emotivi.
  • Google Cloud Natural Language: utilizza il machine learning per analizzare il sentiment nei testi, identificando emozioni e assegnando un punteggio di positività o negatività.
  • Talkwalker: consente di monitorare in tempo reale social media, recensioni e articoli, fornendo una rappresentazione visiva delle emozioni prevalenti.
  • Hootsuite Insights: analizza il sentiment sui social media e fornisce report dettagliati sulle emozioni dietro i commenti e i post.

Comprendere e dare risposte alle emozioni può trasformare una transazione commerciale in un rapporto relativo duraturo, basato sulla fiducia e sul reciproco supporto. Soprattutto oggi, in un mercato dove la differenziazione è sempre più difficile, investire nell’emotional detect può fare la differenza tra un messaggio che passa inosservato e uno memorabile.

    Ti incuriosisce quello che facciamo?

    Con la Newsletter Ufficiale di Nida’s saprai sempre cosa bolle in pentola!

    Gli ultimi articoli

    Non è solo cosa racconti, ma come lo racconti

    Non è solo cosa racconti, ma come lo racconti

    Oggi limitarsi a raccontare una storia non basta più. Serve trovare il modo giusto per farla arrivare. Insomma, è tutta una questione di format e te ne parlo in questo articolo.

    IndiceToggle Table of Content

    Silvia Chiampesan

    Copywriter & Social Media Manager

    Sono Silvia e in Nida's racconto. Mi occupo di copywriting e gestione dei social media e in ogni progetto metto la stessa passione che uso quando scelgo un libro, prestando attenzione a ogni singola parola per renderla autentica, incisiva e perfettamente in sintonia con il brand.