Meme marketing: trasformare l’umorismo in engagement

da | Dic 4, 2024 | Digital marketing, Papers!

Nel panorama digitale odierno, i social network hanno sviluppato un linguaggio di comunicazione sempre più rapido e altamente influenzato dai trend. Un elemento in grado di creare un forte coinvolgimento tra gli utenti è sicuramente il meme. Questo termine è stato coniato nel 1976 dal biologo Richard Dawkins, definendolo l’unità di informazione del gene che si replica. Con l’avvento di Internet, si è mantenuto il concetto di “replica”, ma in riferimento al web.

Gran parte dei feed, soprattutto quelli di millennial e Gen Z, sono ormai dominati dai meme. Questi possono provenire da amici, conoscenti o da pagine create appositamente per condividerli. Tuttavia, ciò che inizialmente era visto come una tendenza esclusiva delle generazioni più giovani si è trasformato in una strategia potente per stimolare l’interazione con i brand. Proprio per questo stanno emergendo anche nelle strategie di comunicazione e marketing più efficaci e coinvolgenti, dando vita al cosiddetto meme marketing.

Che cos’è il Meme marketing?

Il meme marketing si basa proprio sull’uso di immagini, video o testi umoristici che diventano virali su Internet per promuovere un prodotto, servizio o messaggio del tuo brand. I meme sono caratterizzati dalla loro capacità di essere rapidamente riconosciuti, modificati e condivisi, creando un senso di comunità e connessione tra gli utenti, e perché no anche tra potenziali clienti.

Perché dovresti usarli nella tua strategia di comunicazione

I vantaggi che potresti ricavare dall’aggiunta di contenuti basati sui meme di tendenza nella tua strategia di marketing sono parecchi, ma tra i principali possiamo trovare:

Viralità immediata

Essendo questo tipo di contenuto progettato per essere condiviso rapidamente, sarà possibile raggiungere un pubblico molto vasto in un breve lasso di tempo. La loro semplicità e il fatto che siano facilmente riconoscibili facilita la condivisione, amplificando la portata del messaggio del tuo brand.

Coinvolgimento del pubblico

Grazie al loro contenuto umoristico e nel quale è facile riconoscersi, i meme possono aumentare notevolmente il coinvolgimento degli utenti. Sono vari gli studi in cui si evidenzia come questi riescano a catturare l’attenzione degli utenti e a stimolare interazioni che altre forme di contenuto potrebbero non raggiungere. Ad esempio, una ricerca dell’Università di Agder ha evidenziato che questa tipologia di contenuti durante la pandemia ha registrato il 45% dei like in più e il 94% di commenti in più rispetto ai post standard, dimostrando come possano suscitare livelli di coinvolgimento che altri contenuti spesso non raggiungono.

Basso costo

Creare e condividere meme è generalmente molto più economico rispetto a altre forme di pubblicità tradizionali. Questo rende il meme marketing accessibile anche a piccoli brand che hanno magari budget limitati.

Come si creano meme virali?

Partendo dal fatto che non esiste una scienza esatta su cui basarsi per poter rispondere a questa domanda, Jonah Berger, docente universitario, in Contagious: why things catch on ha parlato di pubblicità e viralità facendo riferimento all’acronimo STEPPS.

  • Social Currency: creazione di contenuti in grado di distinguersi e percepiti come unici;
  • Trigger: associazione di un determinato prodotto o servizio a situazioni comuni;
  • Emotions: capacità dei contenuti di far provare emozioni negli utenti;
  • Public: un pubblico attivo con il contenuto porterà altro pubblico, attivando il cosiddetto meccanismo di riprova sociale che fa scegliere alle persone ciò che è preferito dalla maggioranza;
  • Practical value: il valore e l’utilità dei contenuti stessi;
  • Stories: storie raccontate dai contenuti che siano talmente d’impatto per il pubblico da spingerlo a ricondividerli.

Esempi di successo

A oggi in tantissimi sfruttano questa strategia per aumentare la loro audience, ma alcuni brand hanno saputo implementare il meme marketing al meglio:

Netflix

Ha promosso il lancio del film Bird Box sui social media creando dei meme incentrati su una specifica scena del film. Ha sfruttato questi contenuti per generare hype e discussione online, raggiungendo milioni di utenti. Da questo trend è partita anche una challenge, la Bird Box Challenge. In questa sfida, le persone tentavano di svolgere attività quotidiane mentre erano bendate, in modo simile ai personaggi del film. In questo modo l’hashtag #BirdBox si è diffuso in maniera esponenziale, attirando sempre più spettatori.

Durex Italia

Ha utilizzato meme per campagne pubblicitarie efficaci e completamente in linea con la propria brand identity, combinando humor e messaggi pertinenti. Ne è sicuramente un esempio il post basato sulla “viralità” di una famosa intervista a Matteo Renzi, sfruttata per invitare a non sottovalutare la protezione durante i rapporti.

Barilla

Ha approfittato della viralità di un video meme del 2021 per lanciare sul mercato il suo nuovo pesto con basilico e limone. Il video si basa su uno spezzone girato in un mercato settimanale a Barletta, dove un venditore interrompe un’intervista politica gridando “Signora, i limoni!”.

Usare i meme nel marketing può trasformarsi in una risorsa potente e inaspettatata per la comunicazione del tuo brand. L’importante è saper intercettare i gusti e le dinamiche del pubblico di riferimento, mantenendo un approccio autentico e sensibile ai cambiamenti dei trend. Se ben strutturato, il meme marketing può rafforzare la connessione tra brand e consumatori, rendendolo più riconoscibile e apprezzato.

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Giulia Cristini Valentini

Social Media Manager & Copywriter

Sono Giulia e mi occupo di copywriting, social media management e della creazione di reel. Che si tratti di un piano editoriale o di un report, so sempre come organizzare al meglio il mio lavoro. Passo il mio tempo libero tra le pagine dei romanzi, sorseggiando caffè e coccolando la mia gattina Piero.