Nell’occhio del ciclone, la chiarezza dei dati

da | Mag 23, 2025 | Digital marketing, Marketing & Comunicazione, Papers!, Strategia

Così abbiamo scoperto il sole

A volte, i numeri spaventano. Soprattutto quando sembrano peggiori del previsto e vi fanno pensare che state sbagliando proprio tutto. È successo anche a uno dei nostri clienti.

Un nuovo inizio, grandi aspettative, poi, una telefonata.

“Pronto? Senti… ho appena visto i dati di gennaio e… ma siamo seri? Meno della metà dei lead rispetto all’anno scorso. Abbiamo cambiato agenzia per migliorare, mica per peggiorare! Non possiamo permetterci di buttare via un altro mese!”

Lo sentiamo anche noi quel sospiro trattenuto, il ticchettio nervoso di una penna sulla scrivania, il timore di aver fatto errori su errori. E in effetti, guardando i dati in superficie, la reazione è comprensibile: a gennaio 2024 oltre 1200 lead, a gennaio 2025… 506 lead.

Un crollo. Un disastro. O almeno, così sembrava.

Quella frase, però, ci è rimasta in testa: “Non possiamo permetterci di buttare via un altro mese.” Non era solo preoccupazione: era una richiesta di aiuto. Un segnale chiaro che non c’era tempo per teorie o giustificazioni. Servivano risposte. Subito.

Ed è proprio qui che entra in gioco la nostra specialità: affrontare le tempeste di dati senza perdere la bussola. Siamo nati con la crisi e abbiamo imparato a guardare i numeri con occhi diversi. E, soprattutto, impari a leggere oltre le apparenze (numeri e non solo).

Così, anziché farci prendere dal panico, abbiamo riflettuto a fondo. Perché i dati, quando li analizzi davvero, non mentono mai.

La scoperta che ha cambiato tutto: il tracciamento fallato

Durante l’analisi, abbiamo trovato qualcosa di inaspettato. Non si trattava solo di una normale fluttuazione di performance: l’intero sistema di tracciamento delle conversioni era fallato.

Adesso vi spieghiamo meglio. I dati visualizzati su Google Analytics erano solo una versione parziale della realtà. Un puzzle incompleto che aveva alimentato quella sensazione di “crollo” delle performance. Insomma, le piattaforme non comunicavano correttamente tra loro. Le conversioni tracciate erano solo una parte del totale e il sistema, invece di dare una visione chiara, creava un’immagine distorta.

Abbiamo quindi avviato un intervento risolutivo su più livelli:

  • Sistemando il flusso di dati tra Ads, Analytics e CRM per garantire coerenza e precisione.
  • Analizzando i dati di conversione e la qualità dei lead direttamente dal CRM del cliente, bypassando i report alterati.
  • Impostando un monitoraggio più preciso per evitare che il problema si ripetesse.

E, finalmente, i numeri reali hanno iniziato a emergere!

Dietro le quinte di un’apparente catastrofe: i numeri reali

Abbiamo ragionato sui lead chiedendoci: “Ok, i lead sono calati. Ma chi erano quei lead? Che qualità avevano?”. E qui è arrivata la sorpresa. Non solo non stava andando male, ma le campagne stavano performando meglio che mai!

Ecco i dati veri:

  • 245 lead calde e convertite con un costo per lead di 86€;
  • +33,1% di lead calde rispetto a dicembre 2024, nonostante un budget inferiore del 19,2%;
  • +8,88% di lead calde rispetto a gennaio 2024, con un budget ridotto del 27,7%.

Ma la parte più interessante è questa: abbiamo speso meno e ottenuto di più. Ecco i numeri che lo dimostrano:

  • Costo per lead calda ridotto del 39,3% rispetto a dicembre 2024;
  • Costo per lead calda ridotto del 33,6% rispetto a gennaio 2024.

E se guardiamo il risparmio effettivo:

  • 8.049€ risparmiati rispetto a gennaio 2024;
  • 4.981€ risparmiati rispetto a dicembre 2024.

Il tasso di conversione? Ancora meglio: il 48,42% delle lead calde si è trasformato in clienti. Quasi il triplo rispetto a gennaio 2024, che si fermava al 18,5%.

La morale? Mai fidarsi di un numero senza il contesto

La percezione vi fa vedere un crollo, i dati rivelano un salto in avanti. La percezione grida “disastro”, i numeri rispondono con ancora più forza “efficienza”.

È come trovarsi davanti a un iceberg mentre si naviga e pensare: “È finita”, senza nemmeno accorgersi che in realtà si ha il timone in mano e una mappa aggiornata a disposizione. E quando si impara a leggere oltre la superficie, si capisce che non conta quante onde arrivano, ma quante spingono nella direzione giusta; non conta quanti mostrano interesse all’apparenza, ma quanti fissano un appuntamento, entrano, si siedono e firmano un contratto.

E se proiettassimo questi risultati su un anno intero? Sarebbero così:

2.940 lead calde convertite stimate;

96.588€ di risparmio annuo rispetto al 2024;

33,6% di costo per lead calda, passando da 129,09€ a 85,70€.

Numeri alla mano, il cambiamento non solo ha funzionato, ma ha portato risultati tangibili e concreti.

Cosa abbiamo imparato da questa esperienza

  1. I dati non mentono mai, ma vanno analizzati a fondo. Guardare solo i numeri totali può ingannare.
  2. Il tracciamento corretto è fondamentale. Se i dati non fluiscono correttamente tra le piattaforme, si rischia di prendere decisioni sbagliate.
  3. La qualità batte sempre la quantità. Un numero più basso di lead totali non significa risultati peggiori se le lead sono altamente qualificate.

La crisi è solo una sfida mascherata. Siamo Nida’s. E se c’è una cosa che sappiamo fare, è rimettere le coordinate al posto giusto. Anche quando tutto sembra fuori rotta.

Quella telefonata iniziale si è trasformata in un: “Ok, mi avete tolto un bel peso. Ora i numeri tornano, eccome se tornano!”.

Perché, in fin dei conti, il marketing non è mai solo una questione di sensazioni. È una danza tra percezione e realtà. E noi, in questa danza, abbiamo imparato a non lasciarci mai guidare dal panico, ma sempre dai numeri giusti.

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Nicola Aggogeri

Project Manager & Account

Sono Nicola, e sono al timone della nave Nida’s insieme a Veronica e Federica. Nel 2008 ho fondato l'agenzia con l'obiettivo di affiancarti nella promozione della tua realtà aziendale e aiutarti a raggiungere e concretizzare i tuoi obiettivi di business.