Sound branding: l’importanza del suono nella definizione di un brand

da | Giu 19, 2024 | Papers!

Cos’è il sound branding

Il Sound Branding definisce l’identità di un brand. Ha la capacità di integrare e rafforzare la sua riconoscibilità tanto quanto possono farlo i linguaggi visivi, come per esempio il payoff e il logo. Infatti, il sound branding è quel processo che prevede l’impiego strategico di una combinazione di suoni che devono dar vita a un segno distintivo che aiuti a identificare l’azienda, i suoi prodotti o servizi. Il marchio sonoro, insieme all’immagine del brand, evoca i valori dell’azienda, il carattere e il suo intento.

Prima di approfondire l’argomento, voglio portarti degli esempi concreti per mostrarti che il Sound Branding fa parte della nostra quotidianità. Ti è mai capitato di ascoltare una canzone e non poter fare a meno di associarla a un brand? Oppure hai mai provato la sensazione di non riuscire a scacciare dalla testa un ritornello apparentemente senza motivo per poi ricordare di averlo sentito in uno spot televisivo? Se la risposta è sì, allora il Sound Branding ha fatto il suo lavoro!

Il potere suggestivo del suono 

L’importanza del Sound Branding è facilmente comprensibile se ci si concentra sulla materia prima che lo alimenta: il suono. Questo, è uno strumento estremamente potente e in grado di suscitare emozioni, stati d’animo, sensazioni, ricordi o – addirittura – capace di condizionare il nostro umore. Generalmente, il Sound Branding è composto da una melodia che viene strategicamente posizionata all’inizio o alla fine di uno spot. Interessante il fatto che moltissime volte le grandi aziende per realizzarli richiedono anche l’intervento di esperti in neuromarketing, proprio perché la musica fa leva sulle componenti inconsce del nostro cervello.

Le diverse tipologie di sound Marketing

Oggi esistono diverse tipologie di Sound Marketing, ognuna delle quali si basa su differenti inpunt sonori: dai jingle, alle sigle, fino alle playlist di Spotify. Tutti questi concorrono a comunicare, insieme al logo visuale, all’identità del brand e ai messaggi, e a raggiungere più facilmente il proprio target di riferimento!

I benefici del sound branding per le aziende

Generare maggiori vendite e profitti

Grazie al suo immenso potere riesce infatti a rafforzare la notorietà di un determinato prodotto o servizio e a far sì che questi rimangano impressi nella mente delle persone molto più facilmente e più a lungo. Ciò avviene perché i jingle attivano un complicato meccanismo all’interno del nostro cervello che fa sì che rimanga in ascolto fino alle fine della melodia. In parole semplici, è come se fosse incantato dal suono e volesse sapere come va a finire. Impressionante, vero?

Creare ambienti sonori

L’estensione del concetto di Sound Branding ha portato molti colossi a realizzare dei veri e propri ambienti sonori. Ovvero degli ambienti che identificano il marchio e che ci accompagnano lungo tutti i punti di contatto della customer journey, sia online che offline: dagli spot televisivi, agli acquisti online, fino alle pubblicità mirate.

La portata di queste nuove identità sonore è così determinante da aver dato vita a una vera e propria classifica stilata da AMP Sound Branding, leader mondiale del settore che ogni anno incorona le migliori “sonic identity”. Al primo posto in questa classifica troviamo MasterCard che in modo geniale ha traslato un momento topico del percorso di acquisto offline, ovvero il suono del pagamento con carta di credito, facendolo scattare anche nei pagamenti online. Inoltre, in una ricerca condotta da Visa è emerso che l’80% delle persone si sente più in sicurezza quando sa di poter associare l’esecuzione di una transazione a un suono che ne garantisce l’esito, sia esso positivo che negativo.

Alcuni esempi di Sound Branding

La firma sonora di Netflix

Il Sound Branding può essere applicato a diversi settori, come l’intrattenimento, la tecnologia, la vendita al dettaglio, l’ospita- lità e l’istruzione. Per esempio, Netflix utilizza una breve firma sonora per introdurre i suoi contenuti originali. Questo logo sonoro è composto da due note e un crescendo che creano un senso di anticipazione ed eccitazione.

È anche una rivisitazione sonora del concetto di “ta-dan”, modo di dire utilizzato per mostrare qualcosa di spettacolare. Non è un caso che la premier annuale organizzata da Netflix si chiami proprio “Tudum”.

Il sound branding di Apple

Apple utilizza un sound design minimalista ed elegante per completare i suoi prodotti innovativi. Il suo design sonoro comprende toni semplici e armoniosi, come la suoneria di avvio, l’otturatore della fotocamera e la voce di Siri.

La playlisti di Starbucks

Starbucks invece utilizza una playlist di musica curata e diversificata per creare un’atmosfera accogliente e familiare nei suoi negozi. La musica riflette i valori di comunità, cultura e qualità del marchio.

Il motivetto musicale di Marriott

Marriott utilizza un paesaggio sonoro personalizzato per migliorare l’esperienza degli ospiti nei suoi hotel: il suo ambiente sonororilassante e coinvolgente e comprende i suoni della natura.

L’importanza del sound branding in un mondo saturo di input visivi

La ragione per cui molti colossi stanno inserendo nella propria strategia marketing il suono, riguarda il fatto che la società di oggi trascorre la maggior parte del proprio tempo di fronte a uno schermo e all’interno di luoghi in cui ogni spazio viene utilizzato per promuovere qualcosa. Questo porta la saturazione di input visivi a un livello tale che il nostro cervello tende automaticamente a ignorarli.

Ecco perché coinvolgendo la componente sonora nella brand identity otteniamo un potenziale comunicativo e di vendita molto più elevato. Tienilo bene a mente per il futuro: un suono entra nella nostra mente in modo più immediato e veloce rispetto a un’immagine!

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